Recuperata anfora del V secolo d.C.
Recuperata un’anfora “Spatheion” nel fondale del porto dell’isola di Ustica, a 10 metri di profondità nella zona della banchina “Taormina”. A effettuare il salvataggio il nucleo subacqueo della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana.
L’anfora, che risale al IV-V secolo d.C., si trovava su un fondale di sabbia misto a roccia, parzialmente sepolta. Alle operazioni ha assistito un gruppo di giovani subacquei che si trovava sull’isola in occasione dello stage finale dell’Asinara Camp.
Il recupero si è svolto in sinergia con le realtà del territorio grazie alla collaborazione del Marenostrumdiving di Ustica che ha messo a disposizione i mezzi nautici e l’assistenza in acqua, alla locale Delegazione di Spiaggia della Capitaneria di Porto che ha fornito l’assistenza, e all’Area Marina Protetta Isola di Ustica.
A Ustica per il momento sono fruibili due itinerari archeologici sommersi creati dalla Soprintendenza del Mare e riservati a subacquei in possesso di brevetto. Nel primo, che si trova nei fondali di Punta Falconiera, è possibile ammirare lungo un itinerario fino ai 30 metri di profondità, anfore e ancore che vanno dal periodo romano a quello moderno. Il secondo itinerario, che si trova a Cala Spalmatore, è costituito da ancore di diversa tipologia ed epoca storica.