E’ il 29 maggio del 2010. Massimiliano Biondi, 32 anni, di Belpasso, esce da casa alle 8 del mattino, per andare a lavoro.

Si arrangia facendo l’ambulante, nei mercatini che trova liberi. Anche quel giorno, come i precedenti, lascia casa a bordo della sua y10. L’ultimo contatto con la moglie, in quel momento a torino, alle 13.30, con un sms. Poi più nulla.

Per la famiglia, la moglie, non resta che la disperazione. Attendono, per settimane, mesi, risposte, ma il tempo passa e di Massimiliano nessuna traccia.

Unico elemento, il giorno della sua scomparsa, il ritrovamento della sua auto nelle campagne di Paternò. Dentro la Y10, completamente distrutta dalle fiamme, non c’era nulla. Ne documenti ne il telefonino, da quel giorno rimasto muto.