Strana la vita, strani gli esseri umani. In questo caso la rappresentazione dell’evento ha il suo positivo e il suo negativo; il bianco e il nero. Da una parte uomini e donne che si spendono, impegnando tempo e denaro, per donare agli altri, per rendere la vita un po’ meno drammatica di quello che è; dall’altra c’è, invece, l’egoismo, il cinismo puro, la spudorata sfrontatezza di utilizzare il nome di un associazione di volontariato per racimolare pochi euro. E questo è quanto accaduto a Paternò, al palazzo comunale di zona Ardizzone, lo scorso 8 marzo, anche se i fatti si sono appresi solo da qualche giorno. Approfittando della festa delle donne, due persone, un uomo ed una donna, distinti, si sono presentati al comune, per conto dell’associazione Avulss, annunciando, con tanto di cartellino, certamente un falso, di star promuovendo una raccolta fondi per pagare i costi di un intervento chirurgico cui si doveva sottoporre una bambina. Molti dipendenti comunali, conoscendo l’associazione visto il concreto impegno che quotidianamente svolge, soprattutto in ospedale, non si sono tirati indietro e a fronte della loro generosità, hanno ricevuto un
ramoscello di mimosa. Tutto fila liscio, con i truffatori che intascato il denaro sono andati via facendo perdere le loro tracce, tutto resta silente fino a quando, una dipendente comunale incontra la presidente dell’Avulss di Paternò, Angela Franceschino, e si complimenta per l’iniziativa. “Ho capito subito – spiega la presidente – che qualcuno aveva utilizzato il nome dell’associazione per raccogliere illegittimamente soldi. E’ assurdo quanto accaduto. Il nostro gruppo non promuove raccolta di fondi con il porta a porta. Quando promuoviamo iniziative benefiche sono sempre pubbliche. E’ importante stare in guardia e in caso di esposizione del cartellino dell’avulss di controllare sempre l’anno che appare sul bollino, oltre a prendere nome e cognome di chi si presenta come volontario, per programmare una verifica. Se si è a conoscenza di altri fatti simili denunciate tutto ai carabinieri. Noi non prendiamo soldi, assolutamente.”
28/03/11
Mary Sottile