Manette ai polsi per tre giovani incensurati di Santa Maria di Licodia, di 18 anni e 19 anni, accusati di furto aggravato in concorso e porto abusivo di arma bianca e da taglio. A fargli scattare le manette ai polsi i carabinieri della stazione di Santa Maria di Licodia che hanno fermato il terzetto nella notte tra domenica e lunedì con i tre giovani sorpresi all’interno dell’istituto comprensivo “Don Bosco”. Dalla ricostruzione effettuata dai militari dell’Arma i tre dopo aver reciso le reti metalliche di protezione esterna della struttura scolastica e dopo aver sfondato una finestra posta al piano terra, si sono introdotti all’interno dell’istituto comprensivo Don Bosco dirigendosi verso l’aula didattica multimediale, utilizzata dagli alunni disabili delle classi elementari e medie, portando via cinque computer, sei monitor, sei tastiere per ipovedenti, due stampanti laser, una fotocopiatrice ed altri dispositivi telematici, dal valore complessivo di oltre ottomila euro. I ladri hanno caricato il tutto su due auto allontanandosi, poi, dalla zona. Le immediate indagini, avviate dai militari dell’Arma, allertati dal sistema d’allarme della scuola, hanno permesso ai carabinieri di risalire all’identità dei malviventi. Grazie ad un errore dei ladri, in particolare il lasciare per strada, poco distante dall’abitazione dove avevano nascosto la refurtiva, alcuni supporti informatici, per i tre sono scattate le manette ai polsi, mentre tutti i computer, oggetto del furto, sono stati recuperati e restituiti alla scuola. I carabinieri hanno anche trovato e sequestrato 2 coltelli a scatto.
09/11/10
Mary Sottile