Bambini a rischio povertà
In Europa per gli effetti della pandemia e della crisi, sono 19,6 milioni i bambini a rischio povertà ed esclusione sociale. L’Italia è il quinto peggior Paese dopo Romania, Spagna, Bulgaria e Grecia, con 2milioni e 851mila bambini a rischio.
Lo Stivale primeggia anche per dispersione scolastica e per il più alto numero di Neet. Sono i dati che arrivano dal rapporto europeo di Save The Children “Garantire il Futuro dei Bambini” per fare il punto sull’attuazione del programma Ue Garanzia Infanzia (Child Guarantee).
L’Italia è tra i paesi europei con la percentuale più elevata di minori a rischio povertà ed esclusione sociale. Già nel 2021 si era registrato quasi 1 milione e 400mila bambini colpiti dalla povertà assoluta (14,2% in media e 16,1% nel Mezzogiorno).
Nel rapporto si legge che l’impennata dell’inflazione nel 2022 ha peggiorato ulteriormente la situazione perché ha danneggiato maggiormente le famiglie meno abbienti (12,1%), rispetto a quelle con maggiore capacità di spesa (7,2%).
Infine, in Italia emerge un maggiore impatto della povertà sui bambini con background migratorio. Una condizione presente in tanti Paesi europei, ma che in Italia è più accentuata.