L’argomento torna al centro dell’attenzione. Incontro questa mattina, tra i capigruppo consiliari ed i dirigenti scolastici delle scuole cittadine, convocati dal presidente del consiglio comunale, Giuseppe Lo Faro, per discutere del tempo prolungato, attività scolastica che vede impegnati gli studenti per 40 ore settimanali, contro le 30 ordinarie. La richiesta dei dirigenti non sembra rimasta inascoltata. Per salvare e potenziare il tempo prolungato, contro un’attività scolastica sempre più ridotta visto le 27 ore settimanali che il tempo normale prevede per il prossimo anno scolastico, è necessario, come prescrive la legge, attivare una mensa scolastica. Da qui la richiesta delle somme al comune, con l’Amministrazione che ha più volte ribadito l’impossibilità di trovare la cifra. Da evidenziare che non si tratta di cifre stratosferiche, visto che basterebbero circa 50 mila euro. I capigruppo, ascoltati i dirigenti, espressisi tutti favorevolmente al tempo prolungato, hanno deciso di stilare un documento dove chiedere all’amministrazione impegnata nella stesura del bilancio, di prevedere le somme necessarie per la mensa scolastica. Intanto i genitori degli studenti del IV° circolo didattico, hanno inviato all’assessorato alla pubblica istruzione una lettera dove evidenziano: “Il modulo che ci è stato trasmesso dal comune ci sembra offensivo e provocatorio, in quanto ci chiede di impegnarci a pagare in toto un servizio senza nemmeno dirci il costo di massima, presuntivo, ci chiede perfino di pagare il pasto ai nostri figli anche nel caso di loro assenza.
Il comune in pratica si permette di rivolgersi ai genitori con un tono quasi intimidatorio, e certamente dissuasorio, e manifestando l’evidente mancanza di fiducia nei loro confronti, mentre è lo stesso comune a trasmettere ben poca fiducia, con le proprie lentezze ed inefficienze, dato che un servizio obbligatorio per legge da decenni in Italia, già esistente l’anno scorso e non di nuova istituzione, ad oggi non è stato organizzato.”
01/02/11
Mary Sottile