E’ di questa mattina l’ultimo atto deliberativo della giunta comunale di Paternò. All’attenzione della giunta è stato il decreto legislativo relativo alla “Revisione delle circoscrizioni giudiziarie” secondo cui, al fine di realizzare risparmi di spesa ed incrementi di efficienza, è prevista la soppressione di diversi uffici del Giudice di Pace, tra cui quello di Paternò. Il decr. Legislativo, pubblicato sulla G.U. Il 12 settembre 2012, ha confermato la soppressione di diversi uffici del Giudice di Pace tra cui anche quello di Paternò, ma, considerato che nel decreto è dichiarato che entro 60 gg. dalla pubblicazione gli Enti interessati possono richiedere il mantenimento dell’Ufficio in oggetto purché si facciano carico delle spese necessarie al mantenimento dell’Ufficio stesso, quest’ultima è, appunto, la risoluzione adottata dalla giunta comunale paternese. Diverse le considerazioni che hanno fatto propendere la giunta per la suddetta risoluzione. In primo luogo, il fatto che il Giudice di Pace è l’organo di giustizia civile e penale più vicino al cittadino, il quale, per determinati atti, vi si può rivolgere anche direttamente; in secondo luogo il fatto che il suddetto Giudice svolge un’importante funzione anche conciliativa nell’ambito delle competenze penali e che il contenzioso esistente presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Paternò è abbastanza rilevante. A queste prime considerazione si aggiunga che, in ottemperanza allo stesso decreto relativo alla Revisione delle circoscrizioni giudiziarie, è già annunciata ed in via di attuazione la soppressione, su territorio nazionale, di ogni sezione distaccata dei Tribunali tra cui anche quella di Paternò. Certo, il vento della spending review, dall’inconfondibile targa montiana, soffia impetuoso su tutto il Paese, investendo naturalmente anche Paternò. A tal proposito l’attuale assessore agli affari legali del Comune di Paternò Flavia Indaco sottolinea il carattere incisivo ma infruttuoso della recente battaglia sostenuta da tutti i Comuni italiani, compreso quello di Paternò, al fine di far recedere il Governo da tale provvedimento che sguarnisce di fatto di ogni organo di giustizia ampi territori accentrandoli invece in un’ unica sede. Per tutti questi motivi, il Comune di Paternò, ha stabilito, con formale delibera di giunta, di dare mandato al sindaco di richiedere al Ministero di Giustizia ed al Tribunale di Catania il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace. Il Comune si impegna alla copertura delle spese relative ai locali ed al personale amministrativo dell’ufficio in oggetto. Si impegna anche ad individuare un immobile, di proprietà del Comune nonché a mettere a disposizione il personale amministrativo necessario al funzionamento. Si consideri ancora che, poiché il territorio giudiziario dell’Ufficio del Giudice di Pace di Paternò comprende anche i Comuni di S. Maria di Licodia e Ragalna, a questi si potrà richiedere di partecipare alle predette spese in forma associata, mediante la sottoscrizione di un atto di intesa affinché…giustizia sia equamente fatta!
07/11/12
Maria Gabriella Cirino