La parola d’ordine è far quadrare il Bilancio a causa dell’alto rischio del dissesto finanziario dell’ente comunale. Per questo motivo alcuni consiglieri d’opposizione hanno preparato una mozione da discutere al prossimo Consiglio comunale che chiede una riduzione degli emolumenti dei consiglieri e dei costi della politica.  Ruota attorno a quest’imperativo, evitare il rischio dissesto, l’ultima parte del progetto di governo Failla, a poco più di un anno dalla fine del mandato, il concetto è ribadito con forza. Non si risparmia nessuno pur di tirare la cinghia, vengono tirate in causa anche le spese del personale, ma siccome il Consiglio, o meglio alcuni membri come Mauro Mangano, Lucio Cunsolo, Carmelo Palumbo, Salvatore Campisano e Turi Milicia credono che questa sia una decisione iniqua,  tramite una proposta articolata forniscono un’idea che salvaguardi le casse comunali senza toccare il salario dei dipendenti. I dipendenti comunali non devono essere in alcun modo danneggiati,  maggior ragione quando il rischio di dissesto sarebbe stato determinato, secondo i firmatari della mozione, dall’incapacità di programmazione dell’attuale giunta e del sindaco. A gravare sulle finanze comunali sono anche alcune vicende giudiziarie che il sindaco e la giunta negli anni precedenti avrebbe dovuto risolvere sempre secondo quanto riportato nel documento. Insistono, i consiglieri d’opposizione sull’incapacità di gestire in maniera congrua né le entrate né le spese generali.   “Mentre chiede ai dipendenti di rinunciare a parti del proprio reddito, il sindaco e la giunta- com’è riportato testualmente nel documento-  hanno operato una riduzione delle proprie indennità inferiore al 10%, hanno nominato organismi non necessari per legge, ma che comportano una spesa per l’ente, hanno perfino concesso una proroga di contratto ad un dipendente che sarebbe andato in pensione all’inizio dell’anno, pagando così uno stipendio da dirigente per altri 6 mesi”. Per questi motivi chiedono l’immediato pensionamento del dipendente per cui è stata fatta la delibera di proroga del contratto e la chiusura del Bilancio affinché l’Assise civica possa procedere nel suo lavoro di programmazione ed indirizzo. Se il pareggio del Bilancio sembri ancora lontano i firmatari della mozione, consigliano di tagliare le spese della politica. E’ uno dei punti dell’ultima convocazione del Consiglio comunale, e l’attesa adesso è che si concretizzi tutto quello che è stato detto in questa mozione. Perché tante volte i consiglieri a parole hanno accennato ai tagli degli emolumenti e dei costi della politica, soprattutto quando sono state affrontate questioni delicate come quella della carenza edilizia delle scuole, ma poi non si è giunti a nulla di fatto, anzi è stato schivato il punto. Di fronte ai genitori esasperati per la situazione della sicurezza dei locali scolastici, si è prospettata questa possibilità diverse volte, ma mai si è concretizzata, stavolta speriamo che la storia sia differente e che il punto venga non solo discusso, ma anche votato.

14/04/11

Lucia Paternò