Sono passati solo un paio di settimane dal ripristino della normalità in Sicilia, dopo i disagi causati dallo sciopero degli autotrasportatori e dei blocchi stradali organizzati in tutta l’isola dal movimento dei Forconi, che si riaccende il fuoco della protesta; una strategia, quella attuata questa volta, più leggera per evitare di creare maggiori disagi ai cittadini siciliani. E così, dopo la conferenza organizzata dai forconi, settimana scorsa, alle Ciminiere i rappresentanti paternesi del movimento hanno deciso di organizzare un presidio autorizzato davanti alla sede della Serit di Paternò. Una postazione, attiva fino a giorno 28, per cercare di raccogliere più firme possibile e aderire alla vertenza per la defiscalizzazione dei carburanti per tutti i siciliani; normative diverse sulla riscossione delle tasse attuate dalla Serit; nuove regole per migliorare la distribuzione dei profitti e norme che possano evitar il taroccamento dei prodotti locali. Dopo la delusione avuta dall’incontro tra il governatore siciliano, Raffaele Lombardo e il Premier, Mario Monti a Palazzo Chigi durante il vertice romano i rappresentanti del movimento hanno deciso di continuare la battaglia per cercare di far applicare lo statuto speciale. Un comitato spontaneo quello davanti a piazza Umberto a Paternò dove, al nostro arrivo, non c’era nessuno. C’è troppo freddo – dichiara uno dei rappresentanti incontrati- per stare posizionati in maniera fissa. E inoltre, essendo un presidio formato da volontari abbiamo la necessità di alternarci con dei turni per coprire la postazione”.Intanto, il movimento ha provveduto a protocollare un documento richiedendo al primo cittadino, Pippo Failla e al presidente del consiglio, Giuseppe Lo Faro, un consiglio comunale aperto per parlare delle manovre attuate dal comune per fronteggiare la crisi economica del momento e, soprattutto, capire se l’amministrazione locale sposerà la loro iniziativa come stanno facendo alcuni comuni.

07/02/12

Francesca Putrino