Rischio di crolli, rischio di epidemia ed impossibilità di utilizzare una struttura ampia che dà su due via principali, via Canonico Renna e via Isole Eolie e sembrerebbe anche un pezzetto di via Guglielmo Marconi, la struttura in questione è quella dell’Esa. Tutte queste tematiche sono state evidenziate dall’Associazione San Biagio che da anni denuncia lo stato di abbandono in cui versa la struttura chiusa e dismessa da più di dieci anni. Due sono state le richieste ufficiali fatte alla Regione affinché si prendano provvedimenti per la messa in sicurezza di quel che rimane dell’edificio e la bonifica, perché prolificano diversi roditori a testimonianza che le condizioni igienico sanitarie non sono delle migliori, inoltre sembrerebbe che essendo incustodito divenga rifugio di indigenti che lì troverebbero riparo ma il pericolo dei crolli, già manifestatosi in un ampia porzione di tetto, non lascia nessuno tranquillo. Nessuna risposta però dalla Regione è giunta ai membri del direttivo dell’associazione “San Biagio”, che sarebbero disposti a   sistemare l’area o a ristrutturare l’edificio e destinarlo a centro di ritrovo per giovani o per diversamente abili.

08/11/11

Lucia Paternò