La notizia, almeno in questo caso, è a lieto fine. Sta bene ed è fuori pericolo la neonata data alla luce prematuramente al “SS.Salvatore” di Paternò. La bimba, partorita all’ottavo mese di gravidanza e del peso di poco più di 2 chili sembra stia già meglio e già ieri le è stato tolto il respiratore artificiale, permettendole così di respirare in maniera naturale. Una storia a lieto fine iniziata non nel migliore dei modi. Per la partoriente, infatti, domenica scorsa l’arrivo in tutta fretta in ospedale, al reparto di ostetricia e ginecologia del “SS.Salvatore” di Paternò. I medici prendono in cura la donna e riscontrando alcune complicazioni decidono di farla partorire con un cesareo. Tutto va bene, ma subito dopo
Sta bene e non ha la necessità di respirazione assistita la neonata che ieri è nata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale SS.Salvatore di Paternò. La bimba ricoverata ad Agrigento già oggi è stata considerata fuori pericolo.
Ricostruendo i fatti la neonata è nata ieri mattina, prematuramente. Per la mamma, visto alcune complicazioni, è stato necessario intervenire con un cesareo alla 38esima settimana, con la bambina nata di poco più di 2 chili di peso. Subito dopo il suo primo vagito i medici si sono accorti di un’insofferenza respiratoria. Immediato l’intervento dell’equipe medica, con il pediatra che ha disposto il passaggio nella termoculla. Poi per lei è scattata la ricerca per una terapia intensiva. Ricerca drammatica visto che in tutta la provincia di Catania non c’è posto. Situazione difficile anche perché in tutta l’Asp 3 non ci sono posti di terapia intensiva neonatale se si esclude l’ospedale di Caltagirone.
Catania, nonostante le grandi strutture attrezzate, aveva tutti i posti occupati, così come Caltagirone, con il risultato che per la piccola è stato necessario il trasferimento, con l’elisoccorso, ad Agrigento.
“Quanto accaduto è il risultato della scelta di una medicina Cataniocentrica – evidenzia il primario del reparto di ostetricia e ginecologia del SS.Salvatore di Paternò, Salvatore Corsello -. Da anni chiediamo almeno un posto di terapia intensiva neonatale o almeno di semintensiva, per creare un filtro dei comuni della zona pedemontana verso la città. Purtroppo, però, non abbiamo ottenuto risposte, con questi risultati. Noi abbiamo fatto il nostro meglio ed i risultati si vedono perchè già oggi la bambina sta meglio. E’, però, assurdo che non ci sia una unità di terapia intensiva neonatale per il territorio del paternese. Se avessimo avuto una neonatologia nel nostro reparto, i disagi patiti dalla bambina e dai familiari non ci sarebbero stati.”
Un reparto, questo di ginecologia ed ostetricia che resta nell’occhio del ciclone visto la paventata chiusura del reparto, a causa dei tagli previsti dalla riforma sanitaria e seguendo le direttive dell’asp di catania. Solo con la fine dell’anno però si saprà con certezza il futuro del reparto diretto dal dottore Corsello e di altre unità della struttura ospedaliera.
Mary Sottile