Quanta distanza c’è tra Riposto e Zafferana o tra Licodia Eubea e Palagonia? In chilometri penserete pochi e avete ragione. Ma se consideriamo la percentuale di differenziata, la distanza potrebbe essere misurata in anni luce. Sono i dati sulla differenziata 2014 a far capire come a distanza di un paio di decine di chilometri ci si possa trovare davanti a situazione non diverse, ma addirittura opposte. A San Michele di Ganzaria la differenziata supera il 72% mentre a Licodia Eubea sfora il 70%. Eppure 40 km più a nord nel Comune di Palagonia la differenziata scende, come per uno strano incantesimo, allo 0,1%. Sembra assurdo, non è vero? Ma non è l’unico caso. A Zafferana, secondo i dati della Regione siciliana, la differenziata nel 2014 si è attestata sul 68%. Spostatevi di appena 13 chilometri e la differenziata, di colpo, crolla allo 0,9%.
Che cosa è accaduto? È evidente che una considerazione va fatta. Dire che in Sicilia tutto vada sempre allo stesso modo, facendo di tutte le amministrazioni comunali un unico fascio, dati alla mano, sembra un errore piuttosto grossolano.
Sembra che, per alcuni Comuni, termini come patto di stabilità, taglio di fondi regionali e nazionali, pressapochismo amministrativo e via discorrendo, quando si parla di rifiuti, non esistano. Lo stesso dicasi per il Comune di Belpasso balzato, grazie ad un’azione incisiva del sindaco Carlo Caputo, oltre il 60% di raccolta differenziata.
Allora, perché nel 2012 il dato sulla differenziata nel Comune di Paternò aveva raggiunto il 65% mentre, soltanto tre anni dopo, nel 2015, lo stesso dato è precipitato al 20%. Ripetiamo: che cos’è accaduto nel frattempo? E costa sta continuando ad accadere? Le risposte sono davanti agli occhi e ciò che fa rabbia è assistere ad un declino tristemente dimostrato dai numeri. Ma non finisce qui, perché con la finanziaria regionale è stata introdotta una sorta di imposta a scaglioni secondo cui ogni Comune deve pagare un tot in più per ogni tonnellata di rifiuti finita in discarica. Più la percentuale di differenziata è bassa più questa imposta si alza, passando da 5 euro per tonnellata per i Comuni che stanno tra il 55 e il 65% di differenziata e i 21 euro a tonnellata per chi invece sta sotto il 15%. Nel 2015 il Comune di Paternò ha conferito più di 14000 tonnellate di rifiuti in discarica. Un quantitativo che moltiplicato per l’aliquota di riferimento porterebbe ad un sovracosto nella gestione dei rifiuti da addossare, neanche a dirlo, sulla bolletta dei cittadini.