Le elezioni sono davvero vicine; i cittadini saranno chiamati alle urne a Paternò tra 3 settimane appena. Il prossimo 7 maggio si saprà già se sarà ballottaggio e soprattutto tra chi. Il clima, bisogna evidenziarlo, appare sereno e senza particolari colpi di scena; ogni candidato sindaco, conduce la propria campagna elettorale in maniera lineare e corretta. Tra faccia a faccia diretti tra gli aspiranti sindaci, ed incontri aperti ai simpatizzanti, sembra diventata una corsa contro il tempo, mentre la città tenta di farsi un’idea su quale sarà il suo futuro, nelle mani di chi verrà posto il destino della città. Perché di questo si tratta. Una campagna elettorale corretta anche se non proprio per tutto. Due, forse, sono le cose per le quali va corretto il tiro. La prima è sicuramente relativa al manifesto selvaggio. Nonostante la campagna su facebook contro chi imbratta i muri della città appiccicando manifesti ovunque, apponendo facce su facce; nonostante la campagna di sensibilizzazione lanciata dalla nostra emittenti e da altri organi di stampa, restano tanti i candidati al consiglio comunale che continuano imperterriti ad andare avanti per la loro strada, in barba alle leggi, in barba alle multe che, non chiaro, se tutti, poi, pagano. E non solo manifesto selvaggio. Alcuni nostri telespettatori ci hanno contattato per riferirci di un professionista che in una lettera, lasciata all’interno della buca riservata alla posta, ricorda la scadenza elettorale. Nella missiva aggiunge, inoltre, che tra i candidati al consiglio c’è anche uno stimato professionista. E poi, chiude, invitando il destinatario della missiva per una visita professionale gratuita. Ed ancora, probabilmente verrà ricordata come la campagna elettorale di “Cetto la qualunque”, visto il manifesto apparso da ultimo in città. Speriamo solo che la prossima amministrazione non segua il suo esempio nella promessa relativa ai primi 100 giorni d’amministrazione.

16/04/12

Mary Sottile