Per il processo “Padrini” siamo alle battute finali. Oggi al Tribunale di Catania, a prendere la parola sono stati gli avvocati Maria Carmela Di Mattea e Mario Brancato, legali dell’ex assessore ai servizi sociali del comune di Paternò, Carmelo Frisenna.

Per quasi due ore la difesa ha spiegato al Gup, Dorotea Catena, la posizione di Frisenna, evidenziandone l’assoluta estraneità ai fatti contestati. In particolare sono state prese in esame tutte le intercettazioni telefoniche, con gli avvocati Brancato e Di Mattena che hanno sottolineato, come concretamente non vi sono fatti che dimostrino un collegamento tra Frisenna e la malavita organizzata.

“Frisenna è assolutamente estraneo ai fatti – spiega l’avvocato Maria Carmea Di Mattea -. Nell’udienza di questa mattina, abbiamo smontato l’impianto accusatorio che è incentrato solo sulle intercettazioni telefoniche che vanno lette tutte e non solo per stralci. Da evidenziare inoltre, che Frisenna ha fatto due interrogatori, uno appena arrestato, il secondo dopo la chiusura delle indagini preliminari. Nel secondo interrogatorio ha spiegato nei dettagli fatti e circostanze, senza che la pubblica accusa si sia attivato per fare indagini ulteriori così come richiesto da Frisenna stesso.” Come detto il processo per rito abbreviato arriva è alle battute finali. Ora non resta che attendere il prossimo 20 luglio, per l’arringa dell’avvocato Salvo Pace, a difesa del suo assistito Salvatore Branciforte, e poi, la parola passerà al Gup, Dorotea Catena, che questa mattina ha annunciato che si esprimerà il prossimo 22 luglio.

Tra poco più di una settimana, dunque, si sapranno le condanne o le assoluzioni per gli imputati con rito abbreviato di “Padrini”.

Mary Sottile