Tredici condanne una assoluzione ed un non luogo a procedere. E’ questo l’atteso verdetto espresso questa mattina dal Gup del Tribunale di Catania, Dorotea Catena, relativamente al processo con rito abbreviato per l’operazione antimafia “Padrini”. Tra gli imputati l’ex assessore ai servizi sociali del comune di Paternò, Carmelo Frisenna, condannato a 5 anni di reclusione con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e al risarcimento dei danni di immagine, in favore del comune.

Il Gup, dunque, per Frisenna avrebbe accolto solo in parte la richiesta del Pm, Agata Santanocito che, invece, aveva chiesto una condanna ad otto anni di reclusione. Gli altri condannati sono: SalvatoreAssinnata, ritenuto il capo dell’omonimo clan, cui è stata inflitta una pena di 1 anno ed 8 mesi di reclusione per associazione mafiosa in continuità con lo stesso reato che aveva già commesso e per il quale era già stato condannato, Assinnata dovrebbe uscire dal carcere il prossimo 26 luglio; ancora, Antonino Aiello (3 anni di reclusione), Francesco Amantea (4 anni e 4 mesi), Massimo Amantea (5 anni e 4 mesi), Alessandro Befumo (1 anno e 8 mesi), Pietro Puglisi (1 anno e 8 mesi), Salvatore Branciforte (5 anni e 7 mesi), Salvatore Catania (1 anno e 8 mesi), Rosario Chisari (6 anni), Giuseppe Mirenna (1 anno e 8 mesi), Filippo Santo Pappalardo (1 anno), e Luca Vespucci (1 anno e 8 mesi). Assolto, invece, per non aver commesso il fatto, Salvatore Maria Adamo Tirenna, mentre è stato disposto il non luogo a procedere per Roberto Vacante, visto che per i reati contestati era stato già processato.

Secondo l’accusa Carmelo Frisenna era “strutturalmente ed organicamente inserito nel clan” Santapaola-Ercolano e “rappresentava un avamposto dell’organizzazione all’interno del dell’Amministrazione comunale”.

Il pm Agata Santonocito ha osservato che “la sentenza dimostra come l’impianto accusatorio ha retto alla valutazione del giudice”.

Complessivamente furono 24 gli arresti compiuti dai carabinieri del comando provinciale di Catania il 27 novembre del 2008. Oltre alle 15 persone giudicate con rito abbreviato, 4 sono al momento processate davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Catania, mentre in 5 hanno patteggiato la pena.

MARY SOTTILE