Da domenica scorsa, quando il governatore della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo è stato a Paternò, all’auditorium “Don Milani”, le speranze legate al mantenimento dell’apertura con tutti i reparti dell’ospedale “SS. Salvatore” si sono riaccese nei paternesi. Anche se rimangono grandi incognite attorno alla vicenda, tuttavia non è negativo il fatto che se ne parli ancora. Ci sono degli elementi incontrovertibili purtroppo, che lasciano presupporre che le cose stiano o stavano andando in un altro senso rispetto a quanto è stato detto domenica, senza nulla togliere all’impegno eventuale del Presidente. Rimane il fatto che c’è un decreto che ne stabilisce la chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia per giugno se non si raggiungono i 250 parti, ad oggi (fine marzo) siamo a 70. A questo si aggiunge il fatto che il primario del reparto paternese in questione è stato già trasferito. Un altro segno va, ancora a corroborare l’ipotesi pessimistica, ossia la vana attesa della risonanza magnetica, mai arrivata al nosocomio, assegnata sembra addirittura ad un altro nosocomio e infine i lavori ancora la palo, fermi da troppo tempo per una riqualificazione che si staglia in un orizzonte molto molto lontano. Anche se il presidente Raffaele Lombardo non ha dubbi, riusciremo a raggiungere il numero necessario e nessuno dovrà toccare l’ospedale anzi dovrà essere potenziato.
27/03/12