Non ci sarebbe stata nessuna estorsione guidata da un clan criminale, ma più semplicemente la richiesta di denaro per un lavoro effettuato dal terzetto ad un creditore della presunta vittima. E così, ieri mattina, il Giudice per le indagini preliminari, Santino Mirabella, ha convalidato gli arresti per Francesco Giuseppe Pappalardo, di 30 anni, Giuseppe Fusto, di 44 anni, e Mario Leonardi, di 29 anni, ma li ha rimessi in libertà. Per loro è quasi certo che cadrà il pesante capo di imputazione. I fatti, come affermano i legali dei tre imputati, Vincenzo ed Antonia Lo Presti per Giuseppe Fusto; Rosanna Natoli per Francesco Giuseppe Pappalardo; e Turi Milicia per Mario Leonardi, sono andati diversamente, quella somma altro non era che un acconto per un lavoro svolto dai tre arrestati, a favore di un paternese che al momento del pagamento ha inviato il terzetto dall’imprenditore edile, ritenuta la presunta vittima, dal quale vantava un grosso credito.

17/11/11

Mary Sottile