Leggere tra i numeri di un bilancio non è mai facile. Nonostante la matematica non ammette opinioni o pareri, ma è chiaramente leggibile, nella controversa vicenda del bilancio di previsione di Paternò le opionioni restano diverse e contrastanti. Se da una parte il presidente del consiglio comunale, laura bottino, sostiene che al bilancio di previsione appena votato dalla giunta, rispetto alla bozza di bilancio mostrata ai consiglieri comunali qualche settimana fa, prima del voto sull’addizionale irpef, sono stati aggiunti 600 mila euro, dai trasferimenti statali, di diverso parere è il sindaco che dice, che queste c’erano prima e ci sono ora, semplicemente la lettura non è stata fatta bene. Per il primo cittadino non ci sarebbe, dunque, nessun gioco di prestigio. Ed è lo stesso sindaco, mauro mangano che insieme alla dirigente dell’ufficio al bilancio, letizia messina, questa mattina, al termine di una nuovo riunione, precisa ed indica quali sono le somme non trovate dall’esame ed a quali voci corrispondono. Si comincia con il contributo dello Stato per l’acquisto di libri di testo per gli studenti, per passare ai trasferimetni del 5 per mille, fondi a favore dei minori, e chiudere con i fondi Pac. Per i cittadini le voci appena elencate possono voler dire poco, ma sono il punto di divisione di una guerra esplosa in Consiglio comunale, tra una fetta dell’Assise civica e la giunta. Una guerra che non è ancora finita ma che segna la frattura insanabile all’interno della maggioranza, all’interno del PD tra i due gruppi Mangano-Bottino. Ed il sindaco dopo il duro atto d’accusa nei suoi confronti oggi commenta: “i consiglieri che hanno condiviso l’atto non li ritengo della mia maggioranza”. Un messaggio chiaro che non ammette giri di parole. Ora la replica al presidente Bottino.
14/10/14
Mary Sottile