Tre fasi: la prima da far partire subito, nell’immediato; poi, una seconda tappa, nel medio periodo; per arrivare alla terza ed ultimo step, quella definitiva, programmata un po’ più avanti nel tempo. Tre tappe, dunque, per mettere in sicurezza la statale 284, nel tratto compreso tra Paternò ed Adrano. Una strada divenuta tristemente famosa per i tanti, troppi incidenti stradali, molti dei quali, mortali. Segno che per la messa in sicurezza della statale 284, nel tratto compreso tra Paternò ed Adrano, non si è rimasti a guardare, qualcosa si è mosso, seppur molto, troppo, lentamente. A Per l’ammodernamento della strada statale 284 “Occidentale Etnea” esiste già il piano di  fattibilità e a  giorni  il progetto sarà presentato. Si  attende soltanto il finanziamento dell’opera ed immediatamente dopo partiranno i primi lavori di messa in sicurezza. Ad annunciarlo è il deputato regionale  del Pdl Nino D’Asero che spiega come gli interventi a breve, medio e lungo termine su questa strada, più volte chiamata in causa per il problema sicurezza, potrebbero essere realizzati, una volta definito l’accordi di programma quadro, grazie ai fondi a disposizione del Piano per il sud. “Nei mesi scorsi sono stati studiati la densità del traffico e la situazione reale della arteria viaria e valutata  l’analisi costi-benefici. Insomma – dice D’Asero – siamo davvero ad un momento di svolta, dopo anni e anni di battaglie che mi hanno visto anche partecipe di incontri con l’attuale ministro dell’Interno, all’epoca Prefetto di Catania Anna Maria Cancellieri e con la commissione traffico dell’Ufficio territoriale del governo. A dare rassicurazioni   sull’avvenuta definizione del progetto il Responsabile unico del procedimento Ing. Ilaria Coppa, la cui nomina, avvenuta in contemporanea con i diversi incontri susseguitisi a Roma, nella sede dell’Anas, su sollecitazione del deputato regionale, dà concretezza alle fasi preliminari di lavori attesi da molto tempo. Un primissimo intervento sarà quello di istallare i cordoli spartitraffico – più volte richiesti da D’Asero – così da rendere meno pericolosa la statale transitata giornalmente da decine e decine di automobilisti che sanno di percorrere tratti in cui sono diversi gli incidenti mortali verificatisi. Allo stato attuale solo uno spartitraffico centrale nel tratto tra Biancavilla e Santa Maria di Licodia. Occorre più sicurezza – dichiara D’Asero  che quando questa prima soluzione fu trovata cominciò a  portare un lavoro che potesse dare i frutti che presto si coglieranno. Il posizionamento di divisori al centro della carreggiata, anche tra Paternò e Adrano  – dice ancora D’Asero – rappresentano nell’immediatezza una soluzione tampone ma efficace ad un problema di estrema gravità, in attesa dell’intervento risolutivo.  L’arteria, che collega Paternò a Randazzo, attraversa numerosi comuni etnei, è credo – conclude D’Asero – che sia arrivato il momento, alla luce anche dell’auspicata centralità della Sicilia nella politica delle infrastrutture del nuovo Governo Monti, così come lo era per le politiche dei trasporti dell’esecutivo guidato da Berlusconi, di intervenire in maniera concreta ad un problema che riguarda centinaia di migliaia di cittadini della provincia”.

21/11/11

Francesca Putrino