Alle 15 la Chiesa è stracolma. E’ il momento dei funerali. Almeno 5 mila persone sono presenti sulla collina. Poco più di 2 mila riescono a trovare posto in Chiesa, i restanti tre mila sono costretti ad aspettare fuori. Nonostante la calca un silenzio doloroso, rotto da qualche pianto, regna sovrano. Ad officiare la Santa Messa è il vicario foraneo, padre Antonio Tomasello. A lui il compito di parlare ai familiari agli amici, nell’omelia, ricordando come la morte non è la fine di tutto. La messa si avvia a conclusione. Sull’altare, a lanciare l’ultimo messaggio, il sindaco di Paternò, Pippo Failla che lancia un monito, “genitori riappropriamoci del nostro ruolo” e Poi gli amici, che a stento riescono a parlare, Sonia, la fidanzata di Antonio, i parenti di Eugenio, e di Silvio, nei loro scritti i loro ricordi. Al termine della Messa è anche il momento per ricordare Yuri, le cui condizioni sembrano migliorare, e Vincenzo, alla guida di quel mezzo, roso oggi dai sensi di colpa. Vincenzo che non aveva tracce di droga nel sangue ma solo un tasso alcolemico leggermente superiore al consentito, a conferma delle sue dichiarazioni rese a caldo quando disse agli inquirenti di aver bevuto solo un bicchiere di un alcolico, poi, più nulla. Vincenzo che oggi è stato ascoltato dal GIp ed ha ribadito la sua versione. Nessuna corsa sfrenata, ma una guida tra i 70 e gli 80 chilometri orari, sulla strada, poi, una pozza d’acqua che gli ha fatto perdere aderenza, il controllo del mezzo e da qui l’inevitabile schianto. Vincenzo che fisicamente non era ai funerali ma c’era con il cuore, come dice qualche amico. Poi la Santa mesa finisce. Per antonio eugenio e silvio, uniti nella vita come nella morte parte l’ultimo corteo. Ciao ragazzi, 3 nuove stelle splendono in cielo.

29/10/11

Mary Sottile