Situazione difficile a S. M. di Licodia per i dipendenti comunali che oggi hanno dichiarato lo stato di agitazione e per l’otto novembre hanno indetto uno sciopero se non vi saranno novità in merito.

Tra le varie problematiche che aprono la diatriba tra dipendenti comunali e amministrazione vi è la mancata liquidazione delle spettanze F.E.S., fondo di efficienza servizi per i dipendenti comunali, in merito alle attività svolte per i progetti che si presentano durante l’anno.

Inoltre, nel 2008 si era cominciata una progressione orizzontale di tutto il personale comunale senza averlo mai portato a conclusione. Solo il 60% dei dipendenti facenti parte delle categorie A e B, infatti, sono stati regolarizzati, mentre il restante 40%, appartenenti alle categorie C e D, non ha visto cambiamenti. In base alla nuova finanziaria che verrà applicata al periodo 2011/2013 non potranno continuare tali modifiche e i dipendenti pubblici rimarranno con lo stipendio bloccato.

Dalla segreteria provinciale della Confsal, confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, partirà domani un sollecito all’amministrazione comunale per chiedere maggiori chiarimenti in merito alla situazione.

Già nel mese di settembre era stata fatta, sempre dalla Confsal, la richiesta di un incontro tra comune e parti sindacali, richiesta inascoltata e non considerata.

A detta dei sindacalisti sembra esserci un datore di lavoro assente e poco disponibile al dialogo. Atteggiamento considerato strano da parte di un ente fino ad adesso sempre presente in altre questioni altrettanto delicate. Si attendono risposte ed atteggiamenti risolutivi entro il 31 dicembre 2010, periodo dopo il quale non sarà più possibile, a causa della nuova finanziaria, apportare modifiche sui bilanci.

Francesca Putrino