Avviati i lavori per la messa in sicurezza della vecchia cartiera di via dei mulini.  L’edificio è certamente  noto ai più, se non a tutti. Siamo alla periferia nord-ovest di Paternò, superata la zona delle salinelle, si imbocca la strada che, lambita da corsi d’acqua, attraversa la cosiddetta via dei mulini e si inoltra verso le campagne. Chi ha percorso questa strada ha certamente ammirato lo scheletro  di un edificio in cemento armato, mai completato, mai utilizzato, ma che occupa un cospicuo spazio. L’enorme abbozzo di edificio, probabilmente risalente agli anni ’70, ha l’aspetto di una struttura industriale e si chiama “Cartiera”. Ci si sarebbe dovuto lavorare la carta, sarebbe dovuta essere una struttura valida per il lancio di un settore economico, avrebbe dovuto produrre ricchezza.  Ciascuno invece si  è abituato  a vederlo come autorevole presidio di una sterminata discarica a cielo aperto. A costellare la zona circostante, di tutto, ogni genere di materiali, preferibilmente quelli a più alto tasso inquinante: copertoni, bottiglie di plastica e sacchetti, vetri di ogni tipo, elettrodomestici che hanno finito la loro missione e inerti vari, alla faccia della raccolta differenziata. I ragazzini della zona, che non hanno spazi alternativi, si sono nel tempo adattati e con molta immaginazione lo hanno, loro malgrado, trasformato in un campo di gioco  ed è una fortuna che ancora nessuno si sia ferito.  Da oggi qualcosa si muove: come dicevamo, l’edificio sarà almeno posto in sicurezza. La decisione è venuta da un’ordinanza del sindaco Mangano, deciso a rimuovere una chiara fonte di pericolo. L’ordinanza sindacale, rivolta all’ente che dividerebbe  con la Regione la proprietà dell’edificio ha provocato l’avvio di lavori per la bonifica e messa in sicurezza della zona “A seguito dell’ordinanza sindacale – ha affermato Daniele Carmina, responsabile dell’area tecnica di “Sicilia Patrimonio Immobiliare”- si è proceduto ad un accurato sopralluogo, necessario per mettere in sicurezza l’area e togliere le situazioni di pericolo presenti nell’immobile.“Gli interventi eseguita da una ditta da noi contattata- prosegue Carmina- consistono nell’eliminazione di una pensilina in cemento armato che il comune ha dichiarato pericolante; nella chiusura dei varchi di accesso all’immobile; nella recinzione dell’intera area e nella pulizia di alcune parti della stessa area dove sono stati ammassati dei rifiuti”. Soddisfatto il sindaco Mauro Mangano: “Era importante intervenire per eliminare i pericoli presenti nella zona ed anche per ridare dignità ad un area da tempo abbandonata”. È vero comunque che  non siamo ancora alla fase finale della faccenda, sulla quale si dovrà in seguito tornare. L’intervento di sicurezza infatti si configura ancora come il modo per tamponare la situazione. Probabilmente alla fine si arriverà alla decisione di abbattere l’intera struttura che non rappresenta né una fonte di sviluppo né un interessante esempio architettonico.

25/06/12

Maria Gabriella Cirino