I carabinieri gli stanno dando la caccia dalle 13,30, con l’obiettivo di prenderlo nel più breve tempo possibile. Parliamo dell’uomo che quest’oggi, intorno alle 13,15 ha arrotato all’interno della stazione di servizio Eni di Paternò, direzione Schettino, un anziano, D.D.P., le iniziali della vittima, lasciandolo in fin di vita. L’uomo è rimasto sull’asfalto avvolto in una maschera di sangue, in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso. Trasportato all’ospedale Cannizzaro, le sue condizioni appaiono gravi e vengono monitorate minuto dopo minuto. L’uomo ha riportato numerose ferite al corpo e alla testa e fratture al bacino.
Ma andiamo con ordine. Sono da poco passate le 13, quando un uomo, forse un ragazzo, a bordo di un furgone bianco Iveco, fa retromarcia all’interno della stazione di servizio. Proprio, qualche metro più indietro si trova la vittima che abita a poca distanza del rifornimento. Forse una distrazione, forse troppa premura, fatto sta che il furgone durante la retromarcia centra in pieno l’uomo, che finisce sotto il mezzo da lavoro.
Nel rifornimento i presenti si accorgono di quanto accaduto e cominciano ad urlare, dicendo all’autista di fermarsi. Il conducente del furgone scende dal mezzo, si rende conto di aver investito l’anziano e senza pensarci due volte risale sul mezzo e decide di scappare.
Nello spostamento arrota nuovamente la vittima che rimane a terra, ormai straziata e priva di coscienza. All’interno della stazione di servizio è il panico.
Chi ha assistito al fatto, comincia a chiamare i soccorsi.
Tutti restano sotto shock, mentre il furgone fa perdere le proprie tracce, svoltando verso Paternò e secondo alcuni in direzione del quartiere Trappetazzo.
Subito, sul posto sono accorsi i carabinieri della Compagnia di Paternò che, come dicevamo, indagano sui fatti per ricostruire l’accaduto e, soprattutto, individuare il colpevole.