ospedaleSull’ospedale di Paternò la soluzione è stata trovata. Come mai prima d’oggi il problema è stato risolto con una celerità che lascia sorpresi, positivamente. Il problema, come abbiamo evidenziato nell’edizione di ieri del nostro telegiornale, è legato al cattivo funzionamento della canna fumaria, con fratture presenti in più punti, situazione che all’accensione dei termosifoni, ha evidenziato la dispersione dei fumi dentro le sale operatorie. Da qui la necessità di restare a termosifoni spenti. Nulla di grave in questi giorni di sole, ma con l’approssimarsi della stagione invernale è necessario correre ai ripari, se si accendono i termosifoni inevitabile l’interruzione dell’attività chirurgica in sala operatoria. Dall’Asp di Catania, in quest’occasione non sono rimasti a guardare. Già questa mattina si è tenuto un sopralluogo all’interno della struttura ospedaliera dei tecnici dell’azienda sanitaria, dopo i solleciti arrivati dal direttore sanitario del “SS.Salvatore”, Salvo Calì. Deciso di cominciare subito, già domani, con l’obiettivo di portare la canna fumaria fuori dalla struttura ospedaliera. Rassicurazioni sono arrivate al presidente del Consiglio comunale, Laura Bottino ed al senatore, Salvo Torrisi, dal direttore sanitario dell’Asp di Catania, Franco Luca che questa mattina, a Catania, ha incontrato anche i rappresentanti delle sigle sindacali di Uil e Fials, Orazio Lopis, Giovanni Fallica e Angelo Gallone. Domani, dunque, si comincia con l’intervento che dovrebbe concludersi al massimo entro un mese.

19/11/14

Mary Sottile