La manifestazione ieri pomeriggio per le vie di Paternò con la conclusione attesa a Palazzo Alessi. Qui è esplosa la protesta, la rabbia dei cittadini, andata oltre le legittime pretese visto l’aggressione verbale subita (come egli stesso evidenzia) dall’assessore Agostino Borzì che questa mattina ha presentato una denuncia ai carabinieri della stazione di Paternò. L’assessore Borzì evidenzia di essere arrivato nella sede del Consiglio comunale per parlare con i manifestanti ma che al suo arrivo il clima era teso, la gente era infuriata, perché Palazzo Alessi era chiuso.«Mentre cercavo di calmare gli animi – scrive in una nota l’assessore Borzì – alcuni manifestanti di cui non conosco le generalità hanno iniziato a ingiuriarmi con frasi offensive, minacciando pesantemente me, la mia famiglia e la mia attività. Dopo di che mi hanno lanciato delle monetine, chiedendomi dove io e gli altri amministratori avessimo nascosto i soldi del bilancio». Tutto questo nonostante sul posto ci fossero i carabinieri che hanno, poi, riportato tutti alla calma. La serata si è conclusa con un incontro cui ha partecipato sia l’assessore Borzì che il sindaco Mauro Mangano che ha espresso solidarietà all’assessore per quanto accaduto.<<Ho temuto per la mia incolumità e quella della mia famiglia – continua l’assessore Borzì -. Ritengo, purtroppo, che questo sia il risultato della politica demagogica portata avanti negli ultimi tempi. Nella difficile situazione economica in cui ci troviamo, non è possibile che alcune persone, che ricoprono cariche istituzionali, mettano in giro notizie prive di qualsiasi fondamento, fomentando la rabbia di gente in difficoltà a causa della crisi. Dispiace – conclude Borzì – che anche il presidente del Consiglio si unisca a questo modo di fare politica, anziché favorire un dialogo sereno fra istituzioni e cittadini>>. Respinge le accuse il rappresentante dei Forconi di Paternò, Franco Crupi che dice: <<Non mi risulta che ci siano state minacce, non ho sentito nulla, ed ero accanto all’assessore>>.
15/10/14
Mary Sottile