Ancora boati, lapilli, cenere e colate laviche si riversano sul territorio circostante il vulcano Etna. E i fenomeni vulcanici che hanno caratterizzato queste ultime settimane non pare accennino a scemare, anzi, è proprio di questa mattina l’ultimo violento episodio vulcanico.  Il nuovo cratere di Sud-Est dell’Etna ha infatti prodotto il 13° episodio parossistico di questo anno, generando un’alta colonna eruttiva che si è spostata verso sud-sudest, e ricadute di cenere e lapilli su numerosi centri abitati compresi Trecastagni, Viagrande, San Giovanni La Punta, e la parte orientale di Catania. Durante questo parossismo si sono aperte ulteriori bocche eruttive anche sul fianco settentrionale del cono del nuovo cratere di Sud-Est. La Sezione I.N.G.V. di Catania che svolge attività di ricerca, monitoraggio e sorveglianza nei settori della geofisica e della vulcanologia, costituisce l’ente di riferimento per il monitoraggio e la sorveglianza sismica e vulcanica in Italia e fornisce un importante contributo al monitoraggio dell’Etna e delle isole Eolie. Al momento  l’Etna si trova in una nuova fase di attività eruttiva, che (fino al 9 luglio 2011) ha consistito in cinque forti ma brevi episodi eruttivi dal Cratere di Sud-Est, e una ripresa dell’attività stromboliana all’interno della Bocca Nuova. Per i comuni del catanese resta il problema legato alla cenere caduta ancora oggi. Non chiaro anche in quest’occasione quando potrà partire la pulizia. E questa mattina preoccupazione dall’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania, per il timore che le ceneri potessero provocare problemi alle fasi di atterraggio e partenza degli aerei. Tutto comunque è rimasto regolare.

08/09/11

Maria Gabriella Cirino