Per il collegio di esperti nominato dal Gup, Luca Priolo è in grado di intendere e volere. Priolo è il ventiseienne che il 6 ottobre 2015 ha ucciso con 42 coltellate la sua ex convivente ventenne, Giordana Di Stefano, dalla quale aveva avuto una bambina. Secondo gli esperti nell’imputato “non si ravvisano elementi di piscopatologia che possono avere scemato la sua capacità di intendere o di volere, né prima, né durante, né dopo l’evento delittuoso”. Inoltre “mostra la capacità di partecipare coscientemente al processo” e “non ha una pericolosità sociale connessa a patologia psichiatrica”.