Falsi contratti di lavoro
I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto che dispone la misura interdittiva del divieto temporaneo di svolgere attività professionale o imprenditoriale, per la durata di un anno, nei confronti di un consulente del lavoro e sei imprenditori.
Sarebbero attivi in svariati settori economici e con sedi in paesi della costa tirrenica messinese e sarebbero ritenuti responsabili del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. È stato scoperto un articolato disegno criminoso, ideato per ottenere indebiti vantaggi fiscali, compensi e indennità tramite assunzioni fittizie di lavoratori.
Le investigazioni, sviluppate in collaborazione con gli ispettori dell’Inps, hanno avuto inizio con il monitoraggio di alcune imprese che, in modo anomalo, beneficiavano di cospicue agevolazioni previdenziali, con particolare riferimento al cosiddetto “bonus Renzi”. Le false assunzioni hanno poi portato anche all’indebita percezione dei contributi assistenziali a sostegno del reddito, legati alle indennità Covid-19 e principalmente alla Naspi.
In particolare, sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto ben 51 persone. Nei confronti di gran parte degli indagati è stato effettuato il sequestro delle somme indebitamente percepite in seguito alla fraudolenta predisposizione dei rapporti di lavoro inesistenti, per un ammontare di circa 200mila euro.