C’era una volta la giunta Failla. No non stiamo raccontando una favola, ma una storia reale, quella dell’amministrazione paternese, iniziata nel maggio del 2007 e che adesso rischia davvero di arrivare alle ultime pagine del libro. Fuor di metafora, Due anni fa l’elettorato aveva scelto di confermare Failla giunto al secondo mandato e di affidargli tra l’altro una confortante, robusta, numerosa, o fate voi, schiera di consiglieri di maggioranza. neanche due anni fa su 30 consiglieri, la maggioranza che appoggiava Failla formalmente contava 27 elementi, una maggioranza bulgara, come abbiamo imparato a dire, in sostanza un plebiscito che secondo i più avrebbe garantito una seconda consiliatura a gonfie vele. I primi screzi con l’ala autonomista di Mimmo Rotella inaugurarono la lunga sagra della crisi. Toccò poi litigare con la dc, poi ancora con l’mpa, area Naso, poi ancora vedere qualche pezzo del pdl come Pippo Paternò o addirittura qualcun altro eletto nella lista civica Failla Sindaco, come Giuseppe Gentile, dichiararsi indipendenti. Fin qui il primo anno di amministrazione. mica male si dirà. E, invece. All’inizio dello scorso anno la proposta avanzata all’autonomista Salvo Borzì ora passato al gruppo indipendente inaugurò la lunga guerra con il movimento di Lombardo che si è trascinata per un anno fino all’insanabile rottura avvenuta poco prima di natale. Nel frattempo alcuni autonomisti si sono staccati dal partito realizzando il gruppo indipendente che al momento conta tre elementi. Siamo ai giorni nostri, un nuovo rimpasto di governo sembrerebbe nell’aria. In pole position per due nuovi posti in giunta ci sarebbero da natale l’udc e il gruppo degli indipendenti. Gira e rigira e per le mutevoli dinamiche della politica siamo arrivati a marzo con alcuna delega assegnata. Adesso l’ultima pagina di questa storia la scrive l’udc con la propria uscita dalla maggioranza. ai 15 consiglieri di maggioranza che rimangono a breve potrebbero sottrarsi anche i tre indipendenti rimasti alla finestra per un riconoscimento in Giunta. cosa sta succedendo? Crediamo che alla base di tutto vi possano essere dei dissidi proprio tra Failla e i partiti interessati dei quali, soprattutto l’udc, il sindaco non avrebbe gradito alcune dichiarazioni. Il sindaco paternese si sa non è nuovo a decisioni di polso, ma adesso la sua maggioranza potrebbe trasformarsi in minoranza. Un re senza regno? È possibile, ma la favola a questo punto non sarebbe di certo a lieto fine.
Salvo Spampinato