di Mary Sottile
La riunione è fissata per il prossimo 5 luglio, in Prefettura a Catania. La vertenza degli ex lavoratori, dell’ormai ex call center QE’, torna sul tavolo della Prefettura catanese.
Con l’azienda ormai fallita si guarda al futuro, alla possibilità di far partire un nuova realtà imprenditoriale, che fa capo all’imprenditore paternese, Franz Di Bella, che ha sempre, evidenziato, il legame con la città di Paternò, con i lavoratori, da un anno rimasti senza un’occupazione.
Ora si è alle battute finali. Il call center è pronto a ripartire, ma con quali numeri, quali commesse? Sono gli interrogativi che restano sul tavolo e che dopo l’incontro in Prefettura, con l’impegno concreto delle aziende, potrebbero avere una soluzione chiara.
Non a caso, in Prefettura, su richiesta delle organizzazioni sindacali di Slc-Cgil e Fistel Cisl, si ritroveranno: l’assessore regionale alle attività produttive; il sindaco di Paternò; il direttore provinciale dell’Inps di Catania; il dirigente della direzione territoriale del lavoro di Catania; e le aziende: Enel, Transcom; Sky; Di Bella; Wind; i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Le domande che tutti si pongono è quanti i posti di lavoro iniziali che potranno essere messi a disposizione? Quale impegno le aziende manterranno per il territorio?
E sulla convocazione i rappresentanti sindacali, Valentina Borzì (Slc Cgil) e Anna Orifici (Fistel Cisl) in una nota stampa, evidenziano: “Questo dovrebbe essere il tavolo conclusivo, frutto delle nostre battaglie sindacali e legali. La nostra più grande vittoria è stata il riuscire a tenere unito e compatto il gruppo. Senza tale condizione non sarebbe stato possibile raggiungere questo risultato. I lavoratori si sono fidati di noi e del sindacato”.