Tante volte è stato annunciato, ma forse, questa è la volta buona. A Paternò il centrodestra si prepara alle elezioni ed ecco, finalmente arrivare il candidato sindaco del Pdl. Anche se l’ufficialità non è ancora arrivata, il nome quasi certo è quello di Vittorio Lo Presti, avvocato penalista ed attuale presidente dell’Ama. E comunque non è l’unico in lizza. Salvo Panebianco, vicesindaco attualmente, non demorde e nonostante non sembra avere l’appoggio dell’intero partito annuncia di essere deciso ad andare avanti. Due candidati, dunque, per le due anime che restano separate e distanti del Pdl, quella rappresentata dall’ex Forza Italia e quella legata all’ex Alleanza Nazionale. Se Lo Presti, infatti, è l’uomo di riferimento di Forza Italia, non a caso il primo a sostenere con forza la sua candidatura è il deputato nazionale, Salvo Torrisi; Panebianco, nonostante in Forza Italia sia nato e cresciuto politicamente, sembra abbia trovato oggi il sostegno degli ex AN. E per Lo Presti hanno già espresso il loro sostegno anche il movimento “La città” (sostegno che avevamo ipotizzato annunciandolo più volte), il Movimento Cristiano Democratico, con principale riferimento l’assessore Alfio Virgolini, ed ancora, anche se in forse, il partito Grande Sud, ed infine la lista civica che sta predisponendo il consigliere provinciale Antonello Sinatra. Avviate, poi, trattative con le forze di centro e con “La Destra – Alleanza Siciliana”, di Nello Musumeci. Quest’ultimo partito nel corso di una riunione provinciale, tenutasi ieri mattina, evidenzia come tramontata l’ipotesi delle primarie, che avrebbero voluto si tenessero, attendono di discutere su programmi e non accettano nomi che provengono da scelte di altri e non condivise dall’intera coalizione di centrodestra. Ed intanto proprio oggi, ad ufficializzazione del nome avvenuta, il movimento “La città”, redige un comunicato dove scrive: “La nostra città si trova da tempo in uno stato di criticità e malessere sociale, economico e culturale, aggravato oggi dalla crisi finanziaria internazionale. Questa situazione drammatica, che non ha precedenti, impone un approccio diverso rispetto agli schemi partitici convenzionali in cui la logica degli schieramenti contrapposti non ha prodotto risultati utili alla crescita di questa comunità. Occorre unire tutte le forze sane, al di là delle storie personali e delle appartenenze partitiche, per creare una coalizione che non abbia come obiettivo solo la vittoria elettorale, ma la buona amministrazione, dove il cittadino non sia al servizio della politica ma la politica al servizio del cittadino. ”Sarà così? La politica al servizio del cittadino? Nella realtà oggi si assiste ad altro, il sogno più che concreto sembra davvero utopistico.
13/02/12
Mary Sottile