Il tratto viario paternese di Corso Italia, che va dall’incrocio con Corso del Popolo fino a congiungersi con via Nazario Sauro, denota una tragica pericolosità a causa dell’alta velocità con cui gli automobilisti lo percorrono. A comprovare ciò c’è il grave incidente di ieri sera, quando un giovane ciclista bulgaro viene travolto da un’auto, e adesso versa in condizioni disperate al Cannizzaro di Catania. Il giovane di 22 anni in questi giorni si trovava a Paternò con il suo gruppo circense che staziona sullo spiazzo di Corso Italia per gli spettacoli in cartellone. Sembra secondo una dinamica ancora da confermare, che fossero circa le 20 quando il ragazzo in sella alla sua bici stava attraversando ed una Opel Corsa ha tranciato la sua strada. Complice la scarsa luminosità del tratto viario, la mancanza delle strisce pedonali, dovute forse ad un evidente scolorimento che le ha fatte forse scomparire e l’invadente presenza di alcune aiuole estremamente folte che inficiano la visuale, e probabilmente la velocità sostenuta della vettura, l’impatto fra l’auto e il giovane è stato devastante. Il bulgaro è volato per qualche metro a causa dello schianto. Dopo un primo soccorso salvavita al nosocomio cittadino del “SS. Salvatore” i medici constatata la gravità delle condizioni hanno disposto il trasferimento al Cannizzaro, dove adesso si trova, nel reparto di rianimazione, E’ stato il trauma cranico e toracico, riportato dal giovane ad allertare i medici e farli orientare in tal senso. La Polizia Municipale, sul posto per i rilievi del sinistro, ha informato la magistratura del capoluogo etneo e disposto il sequestro dei mezzi coinvolti, nel frattempo sta valutando la responsabilità del conducente della Opel Corsa.
Corso Italia purtroppo, proprio in questo tratto è stato teatro di altri due incidenti, in quei casi mortali: un egiziano e un ragazzino ne sono stati i funesti protagonisti. Dunque, indugiare sulla sicurezza dei pedoni nell’arteria viaria in questione sembra una spietata negligenza a questo punto. Al di là delle sterili polemiche sul porre rimedi drastici ed urgenti affinché si demotivi gli automobilisti dallo schiacciare con vigore sull’acceleratore, l’Amministrazione a questo punto dovrebbe porre in essere delle misure cautelative per prevenire fatti di questo genere ed investire sull’area in questione. Questo tratto di Corso Italia infatti, non è sufficientemente illuminato, è sprovvisto di segnaletica orizzontale, privo di semafori di attraversamento pedonale, invece di pensare alla realizzazione di uno spartitraffico in Viale dei Platani dove ringraziando il cielo, non c’è mai stato nessun incidente mortale, magari dei dissuasori di velocità, se non proprio dei dossi non consentiti per legge, qualcosa di analogo non potrebbe che fare bene a tutti.
12/10/11
Lucia Paternò