La trattativa tra doposcuolisti e comune di Paternò resta ancora in bilico. Una questione centrale per l’amministrazione comunale   che potrebbe avere ripercussioni rilevanti per l’intera città di Paternò. Al momento l’unico punto certo dell’intera vicenda resta l’assunzione a tempo indeterminato dell’unica doposcuolista, Melania Cunsolo, per la quale si è espressa favorevolmente alla fine di questa estate la corte di cassazione che di fatto ne ha disposto l’assunzione all’interno del personale del comune. Ma non finisce qui. Proprio in questi giorni anche per altri 20 doposcuolisti la vicenda potrebbe risolversi favorevolmente grazie ad un accordo di massima che prevedrebbe da parte del comune di Paternò l’assunzione a tempo indeterminato dei doposcuolisti, che, a loro volta, dovrebbero rinunciare al 25% degli importi cumulati negli anni 2002 -2010, agli interessi legali, e accettare un pagamento spalmato in dieci anni. Un accordo di massima sul quale pare abbiano trovato un’intesa le parti che, a questo punto, concluderebbero così il lungo braccio di ferro durato per anni. Si potrebbe pensare che tutto sia risolto, e invece no.  Un problema, infatti, resta. Si tratta dei dieci doposcuolisti assunti dalla provincia di catania con contratto determinato e per i quali il comune di Paternò non è disposto a modificare le condizioni del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato. Ovviamente i dieci non ci stanno ed hanno richiesto che il comune garantisca la loro assunzione con una clausola di salvaguardia che possa assicurargli il posto di lavoro, al momento condizionato, si diceva, da un contratto a tempo determinato. La questione è estremamente importante perchè anche da questo passa l’approvazione degli equilibri di bilancio fermi ancora alla discussione d’aula. Di certo c’è che nessuno dei consiglieri comunali ha intenzione di aumentare l’irpef dall’attuale 0,2 allo 0,8%. Una decisione dannosa per la città, costretta a pagare un importo considerevole e per la classe politica che si dimostrerebbe incapace di risolvere i propri problemi se non alle spalle o meglio con le tasche dei cittadini. Intanto dietro la porta restano in attesa tantissime richieste che vengono dai settori dello sport, dei servizi sociali, della manutenzione e anche dal cielo….sì perchè anche santa barbara è lì ad aspettare in silenzio che finalmente i suoi cittadini trovino una soluzione. “Protegam civitatem istam” proteggerò questa città, è scritto su un cartiglio della chiesa patronale. Ma forse questa volta santa barbara dovrà attendere che a salvare la città non sia un suo miracolo ma il buon senso dei suoi cittadini e dei suoi amministratori. Questo sì sarebbe davvero un miracolo.

17/11/11

Salvo Spampinato