La data è quella del prossimo 6 marzo. Esattamente venti giorni ancora e poi, per il punto nascita del reparto di ostetricia e ginecologia del “SS.Salvatore” di Paternò, sarà chiusura.La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno, anche se non arriva in maniera imprevista. Il decreto regionale alla sanità non lasciava scampo ad equivoci: il punto nascita era destinato alla chiusura visto il non raggiungimento del limite minimo di 500 parti, così come prevede la legge. “E’ una porcheria – afferma laconino il sindaco di Paternò, Pippo Failla -.” Il primo cittadino non demorde con la giunta che domani dovrà votare l’opposizione al decreto, per presentarla al Tar.” Dal reparto non giunge nessun commento. Il primario, il dottore Salvatore Corsello, questa mattina è stato all’Asp dove ha ricevuto alcune comunicazioni. Da parte sua vige il massimo riserbo. E’ certo, però, che dopo Corsello, trasferito a Bronte, proprio dopo il 6 marzo, a Paternò, ad interim il reparto sarà gestito dal dottore Bonaccorsi, già primario a Biancavilla. E sull’argomento punto nascita interviene anche il deputato regionale, Lino Leanza, che ha presentato un ordine del giorno da discutere all’ARS; nel documento, si legge “gli elevati standard di sicurezza, garantiti dalla presenza di un ottimo servizio trasfusionale insieme alla circostanza che Paternò è tra le poche città ad avere una sala parto adiacente al reparto idonea ad effettuare anche interventi chirurgici ginecologici, offrono all’utenza del punto nascita di Paternò un’assistenza ottimale, non raggiunta da strutture alternative presenti sul territorio interessato.” “Una città di oltre 50 mila abitanti – evidenzia il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Lo Faro – non può subire la chiusura silente del punto nascita. Si parla tanto di sicurezza, ma si dimentica dell’efficenza ed efficacia del reparto, l’unico attrezzato nel comprensorio.” E proprio questo sembra l’altro problema. Biancavilla che dovrà andare ad assorbire Paternò al momento non sembra abbia tutte le carte in regola. Devono essere programmati i lavori di adeguamento alle norme vigenti.
15/02/12
Mary Sottile