Latitante da aprile dopo una condanna per droga, faceva parte di una organizzazione collaterale al clan “Cappello-Bonaccorsi”
Si era resa irreperibile dopo la condanna definitiva ad undici anni di carcere per droga e sul suo capo pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 29 aprile scorso dalla Procura Generale presso la Corte D’Appello di Catania. Ma la latitanza di Antonina Musumeci, 57 anni, si è conclusa nei giorni scorsi per mano della Polizia di Stato di Catania, che l’ha individuata e arrestata nel popoloso quartiere catanese di San Cristoforo, all’interno dell’abitazione di un familiare dove si nascondeva.
Gli 11 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizza al traffico illecito di cocaina e marjuana sono stati inflitti dal Tribunale di Catania, nell’ambito del processo nato da una operazione della Direzione Distrettuale Antimafia, ed eseguite dalla Squadra Mobile di Catania, nei confronti del clan mafioso “Cappello-Bonaccorsi” e che vedeva come elemento di punta dell’organizzazione dedita al traffico di droga il 59enne Andrea Cambria, arrestato nel 2016 nell’ambito del blitz “Family”.
All’arresto della 57enne si è giunti grazie alle indagini della Sezione Criminalità Organizzata, Squadra Catturandi, della Squadra Mobile di Catania su delega della locale Procura Generale, supportate da servizi tecnici e di localizzazione. Al termine delle formalità di rito, per Antonina Musumeci si sono schiuse le porte del carcere palermitano “Pagliarelli”.