Il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania protagonista in due progetti nazionali del PNRR, approvati dal Ministero della Salute nell’ambito del Piano complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNC-E.1). Sono 13 i progetti che accederanno ai 500 milioni di euro di finanziamenti tra cui MISSION e ITWH che vedono il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania, diretto da Antonio Leonardi, protagonista a livello nazionale e parte di una rete scientifica per sviluppare sinergie tra i diversi attori della prevenzione e raggiungere standard qualitativi condivisi.
“Con questi investimenti e nella prospettiva dell’approccio One health, il PNRR mira a rafforzare la risposta sanitaria del Paese rispetto ai rischi sulla salute legati ai cambiamenti ambientali e climatici – spiega il commissario straordinario dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza -. Siamo davvero molto orgogliosi di poter dare il nostro contributo, in questa rete nazionale, attraverso le competenze e le professionalità presenti nel nostro Dipartimento di Prevenzione, per il raggiungimento di questi obiettivi”.
Commenta anche il direttore sanitario, Antonino Rapisarda. “Voglio esprimere al Dipartimento di Prevenzione e al suo direttore il mio plauso e la mia soddisfazione per il risultato raggiunto. È una sfida ambiziosa che ci vede molto motivati e pronti. Attraverso questi progetti partecipiamo, a livello nazionale, alla realizzazione di una rete strutturata e integrata sul tema salute-ambiente-clima, con l’obiettivo di migliorare e armonizzare le politiche e le strategie messe in atto dal Servizio sanitario nazionale”.
PROGETTO MISSION: MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA INDOOR NELLE SCUOLE
Il progetto MISSION (Monitoraggio abbattimento rischi sanitari inquinamenti indoor) è finanziato per un importo di 2.099.725,98 euro. Sono coinvolte 6 Regioni: Lombardia (capofila), Lazio, Marche, Puglia, Sicilia e Toscana. Previsto l’intervento di differenti Unità Operative con competenze sanitarie, ambientali e di ricerca (Università e CNR). L’isola partecipa con il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp etnea e con l’Istituto di Farmacologia Traslazionale (IFT CNR) di Palermo. L’obiettivo del progetto è di attivare una rete tecnico-scientifica a livello nazionale per implementare nel lungo termine strategie di monitoraggio e prevenzione della qualità dell’aria interna nelle scuole con conseguente riduzione dei rischi sanitari della popolazione scolastica associati all’inquinamento chimico, fisico e biologico nonché di integrare queste azioni con opzioni di efficientamento energetico. Per l’Asp di Catania i referenti progettuali, insieme a Leonardi, sono Rosa Lo Faro, direttore del Servizio Igiene e Ambienti di vita (Siav); Salvo Calì, direttore del Laboratorio di Sanità pubblica; Elisabetta Gerbino, dirigente ingegnere del Dipartimento di Prevenzione; Carmelo Petralia, dirigente chimico del Laboratorio di Sanità pubblica. “Con entrambi i progetti e grazie all’autorevolezza della rete scientifica alla quale partecipiamo puntiamo a migliorare e ottimizzare il know how del nostro Dipartimento oltre che a realizzare investimenti tecnologici e professionali con i quali si darà un ulteriore impulso al percorso di rinnovamento e miglioramento dell’attività sanitaria e di promozione della salute negli ambienti di vita e di lavoro” dice Leonardi.
PROGETTO ITWH: LA SALUTE TOTALE DEL LAVORATORE
Il benessere del lavoratore nell’approccio del Total Worker Health è il tema del progetto ITWH. La dotazione è di 700.000,00 euro. Sono 6 Regioni interessate: la Lombardia (capofila), Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Sicilia e Toscana. Sono 14 gli enti coinvolti fra Aziende ospedaliere, Aziende sanitarie territoriali, Università, Uffici regionali e l’INAIL. Al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania il compito di coordinare le attività di impostazione di indicatori quantitativi di efficacia degli interventi TWH con la collaborazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico G. Rodolico-San Marco. Il progetto punta alla promozione, allo sviluppo e al supporto delle politiche che regolano la salute e la sicurezza nei luoghi lavoro, in un’ottica di prevenzione, di protezione e di vigilanza integrata. Il progetto vuole potenziare i sistemi di sorveglianza e rilevazione dei dati relativi alla salute e sicurezza sul lavoro sia tramite la costituzione di una rete di Sorveglianza sanitaria italiana, sia grazie all’implementazione di piattaforme digitali di gestione della sorveglianza sanitaria per integrare le informazioni individuali raccolte nell’ambito delle attività dei medici competenti con quelle di profilo di salute dei lavoratori. Sono referenti di progetto per l’Asp di Catania, insieme al direttore del Dipartimento di Prevenzione: Santo De Luca, direttore del Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (Spresal); Elisabetta Gerbino e Valeria Vecchio, dirigenti ingegneri Area Tutela Salute e Sicurezza; Erika Barbagallo, dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione; e per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Rodolico-San Marco”, Venerando Rapisarda, professore di Medicina del Lavoro.