Si tratta di tre cittadini senegalesi di 24, 37 e 46 anni

Rapina, lesioni personali pluriaggravate, indebito utilizzo di carte di credito. Sono le accuse mosse dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania nei confronti di tre cittadini senegalesi di 24, 37 e 46 anni posti in stato di fermo ed arrestati dalla Squadra Mobile etnea, ritenuti responsabili di due rapine avvenute a marzo. Lo scorso 8 marzo nel quartiere catanese di “San Berillo Vecchio”, 3 persone, fra cui due dei fermati, ed un terzo non identificato, avrebbero puntato un cacciavite al collo di un passante sottraendogli telefono, portafoglio, documenti e carte di credito. A distanza di poche ore, i malviventi hanno effettuato otto pagamenti in due esercizi commerciali utilizzando una delle carte di credito sottratte alla vittima ed acquistando diversi pacchetti di sigarette.

Le immagini del sistema di video sorveglianza di uno degli esercizi commerciali hanno permesso di identificare due cittadini senegalesi, poi riconosciuti anche dalla stessa vittima della rapina. Uno dei due, insieme al terzo arrestato, il 20 marzo sarebbe stato il responsabile di una rapina commessa con le stesse modalità nei confronti di un cittadino extracomunitario, al quale sarebbe stato puntato un coltello, sottraendogli effetti personali e colpendolo poi con una pietra al capo (5 giorni la prognosi), derubandolo poi anche del telefono cellulare. I tre, risultati irregolari sul territorio nazionale e già destinatari di provvedimenti di espulsione, più volte denunciati per delitti commessi con violenza, sono stati rintracciati nel centro storico di Catania e rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza.