Spaccio di droga
I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato due catanesi di 28 e 29 anni per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio,
I militari hanno concentrato la loro attenzione, ancora una volta, in quel locale tecnico condominiale di viale Moncada, medesimo obiettivo dove solo qualche giorno prima gli stessi avevano arrestato due spacciatori “colleghi” del 28enne e del 29enne con i quali oggi quest’ultimi, come già disposto dall’autorità giudiziaria in sede di convalida, condividono la stessa casa circondariale di Catania Piazza Lanza. Avevano sorpreso anche un acquirente, detenuto ai domiciliari, evaso all’occorrenza proprio per acquistare la droga.
È evidente però che, nonostante i primi arresti, la collocazione logistica del punto vendita sia stata ritenuta particolarmente redditizia dagli spacciatori. Non dello stesso avviso sono stati i militari che in serata, sfruttando la momentanea disattenzione di una vedetta dotata di radio ricetrasmittente, hanno fatto il loro accesso all’interno del palazzo imbattendosi poi in un altro giovane di vedetta, posto in “seconda linea di controllo”, che però, avendoli notati, si è dato alla fuga diramando ai complici l’allarme via radio.
In quei concitati momenti i militari, sfruttando un portone lasciato incautamente aperto da un acquirente, hanno fatto il loro accesso all’interno del cantinato sorprendendo i due spacciatori che, in seguito all’allarme ormai diffuso, stavano tentando la fuga.
Quest’ultimi sono stati bloccati e perquisiti e il 28enne, in particolare, è stato trovato in possesso della somma di 857 euro e di una busta contenente vari involucri al cui interno, complessivamente, sono stati trovati 510 grammi di cocaina in pietra, circa 9 grammi di crack sfusi e 32 dosi già suddivise per la vendita al dettaglio, 98 dosi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga.
Analogamente, come in occasione del precedente arresto, i militari hanno rinvenuto anche lo stesso precedente già sequestrato qualche giorno prima ai loro “colleghi” spacciatori già arrestati, un manoscritto consistente nel listino inerente il prezzo di vendita e all’equivalenza peso droga-denaro praticata agli acquirenti.