Elementare Watson avrebbe detto Sherlock Holemes, su una questione che non fa una piega. Ma ci troviamo a Paternò dove anche le cose più semplici s’ingarbugliano, non si tratta di indagare su arcani misteri ma di sbrogliare la questione del canone di depurazione delle acque reflue: se è dovuto o non dovuto, questo è il dilemma. L’Ama è una municipalizzata e soprattutto sul canone di depurazione esegue per conto dell’Ente comunale paternese. Questo, dunque, l’assioma di partenza per placare o quanto meno fare chiarezza sui solleciti di pagamento del canone di depurazione ricevuti in questi giorni dai cittadini paternesi. Sulla vicenda è intervenuto l’ex presidente dell’Ama, Vittorio Lo Presti. Le bollette ricevute dagli utenti Ama si riferiscono al canone di depurazione del 1997-2001. La vicenda inizia ben quindici anni fa, nel 1997 quando vennero avviati i lavori per la realizzazione del depuratore e i fondi giunsero dalla Regione Siciliana, che però non ha mai chiesto la restituzione ai cittadini, ma è stato, invece, il Comune tramite l’Ama a chiederne la restituzione perché il canone pare, andasse pagato pur non essendo entrato in funzione per i lavori di realizzazione. Comunque, in questo modo l’opera già pagata dalla Regione viene in questo modo pagata un’altra volta dai cittadini e poi le bollette che si riferisco agli anni 2005-2007 dovrebbero già essere cadute in prescrizione. L’attuale presidente dell’Ama, Armando Caggegi, asserisce che sta solo svolgendo il suo lavoro, che essendoci il rischio della prescrizione e quindi l’impossibilità eventuale del recupero per il Comune di queste somme, ha provveduto a dare il via per l’invio delle bollette, tutto qua! Nel corso di questi anni più volte l’Ama ha invitato gli utenti a pagare questo canone, molti l’hanno fatto, adesso se il Comune o meglio la Giunta, con una delibera se dovesse avallare la posizione di chi non ha pagato dicendo che il canone non è dovuto, dovrebbe restituire la somma già versata agli utenti dell’Ama che già hanno effettuato il pagamento.
19/11/12
Lucia Paternò