Riunione tecnica in Prefettura a Catania per fare in punto della situazione rispetto alla questione relativa alla bomba, risalente al secondo conflitto mondiale e ritrovata a Sferro ad inizio mese.
La bomba, del peso di 250 libre, oltre 110 chili, venne sganciata esattamente 69 anni fa, tra la metà di luglio e l’inizio di agosto del 1943, quando la flotta aerea angloamericana, sorvolando i cieli siciliani, per cacciare i tedeschi e occupare l’isola, effettuò 7 bombardamenti. A Paternò le bombe vennero sganciate soprattutto tra Gerbini e Sferro, lì dove oggi è stata ritrovata la bomba.
L’ordigno è emerso alla luce per caso, nel corso dei lavori che si stanno effettuando per il raddoppio della tratta ferroviaria catania-palermo.
E ieri, come detto, a Catania, il punto della situazione. Nel corso del vertice è stato deciso che la bomba non verrà fatta brillare sul posto, visto i problemi che avrebbe comportato, soprattutto in riferimento alla necessità di dover chiudere l’autostrada Catania-Palermo; meno complicata dunque la seconda opzione, relativa alla rimozione dell’ordigno che verrà portato in una cava e lì fatto brillare.
Ad effettuare la rimozione e il successivo intervento per far brillare l’ordigno, saranno i militari del genio guastatori.
All’intervento saranno coinvolti anche i carabinieri di Paternò, i vigili urbani di Paternò, la Polstrada con la supervisione delle Prefetture di Catania ed Enna.
Non ancora deciso il giorno dell’intervento.