E’ stata approvata venerdì scorso a Paternò la delibera relativa all’aumento della tariffa inerente all’utilizzo delle strutture sportive da parte delle varie associazioni. Ricordiamo, brevemente, che queste ultime, già da circa 2 anni, non ricevono più nessun contributo e si ritrovano così, dunque, a dover pagare, di tasca propria, una tariffa, imposta dal Comune, che riguarda proprio l’utilizzo degli impianti. L’approvazione di questa delibera, con la quale si sancisce un aumento di questa quota, non è stata ben accetta dalle varie associazioni sportive, che trovano ingiustificato un simile aumento, si parla, infatti, di più del doppio rispetto alla quota iniziale, ovvero da 5 a12 euro. Dal canto suo la Commissione Consiliare allo Sport di Paternò, per voce del Consigliere Giuseppe La Spina, si dichiara contraria a questa delibera e disponibile a confrontarsi con le varie associazioni sportive. In questo contesto arriva la proposta avanzata dal’Assessore Provinciale Francesco Ciancitto, secondo il quale sarebbe giusto che, a poter gestire gli impianti, siano le stesse associazioni sportive. La proposta, dunque, sarebbe relativa “all’istituzione di un regolamento comunale per affidare la gestione degli impianti sportivi della nostra città alle associazioni interessate che, senza sostenere alcun costo, si possano occupare direttamente della conduzione delle strutture sportive rendendole più accessibili ed efficienti secondo le proprie esigenze”. Piena condivisione è stata quella manifestata dal sindaco di Paternò Pippo Failla il quale, però, chiarisce che non sarà possibile applicare le stesse modalità di gestione in vigore alla piscina comunale “Giovanni Paolo II”, in cui le uniche spese che gravano sull’associazione riguardano solo la pulizia della struttura e il pagamento degli allenatori. Il Comune, infatti, non potrebbe coprire nessuna spesa, non avendo i fondi necessari. Qualora, infatti, questa decisione di affidare la gestione delle strutture alle associazioni venisse approvata, queste ultime si ritroverebbero, non solo a dover gestire impianti vecchi e non a norma, ma anche a dover farsi carico di pagare tutto: dalla luce, all’acqua,,al gas, alla pulizia, per arrivare agli stipendi degli allenatori ecc.
21/03/11
Sara Cavallaro