Attraverso una conferenza stampa indetta dai consiglieri del Pdl Giuseppe Castiglione (capogruppo), Edmondo Pappalardo e Antonello Sinatra, tenutasi oggi presso il Centro direzionale Nuovaluce, la zona industriale di Catania è stata posta, nuovamente sotto i riflettori, in merito allo stato di abbandono in cui versa. Ad essere denunciata è “l’inefficienza della gestione del commissario”. E’ stato, inoltre, chiesto l’azzeramento dei vertici del Consorzio catanese. “Perchè, aspettare la riforma degli ASI, non può più essere un alibi per non fare nulla se non scoraggiare imprenditori onesti e coraggiosi che non trovano le minime condizioni per far nascere e crescere nuove attività”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del Pdl. Per affrontare questo argomento è stato fissato un sit-in, previsto per lunedì prossimo alle ore 10,30, presso la sede del Consorzio Asi. Spostandoci a Paternò, la situazione non è poi tanto diversa. Anche qui, infatti, l’area di sviluppo industriale continua a non decollare. Definita “una cattedrale nel deserto” anche se, bisogna tener presente che in questo caso specifico a venir meno sarebbe la cattedrale stessa. Un’opera esistente solo sulla carta, che, nel concreto non hai mai visto un reale utilizzo. Le cause sarebbero molte, tra queste anche l’aumento dei costi di assegnazione. Sarebbe, dunque, auspicabile una mobilitazione degli organi competenti al fine di sbloccare questa situazione di stasi che, da troppo tempo, penalizza un’area che, se sfruttata adeguatamente, potrebbe rappresentare una grande occasione per il paese di Paternò di mettersi in gioco.
“Chiediamo – afferma l’assessore Torrisi – che vengano ripristinati gli organi statutari con rappresentanze dei comuni e delle categorie professionali, al fine di concorrere tutti insieme ad una normalizzazione della situazione”.
Come la nostra redazione aveva segnalato, attraverso il commento settimanale del giornalista Salvo Fallica, troppe sono le domande insolute relative alla questione ASI. Ci si chiede quale sia l’idea di politica economica finalizzata a lanciare lo sviluppo nella zona di Paternò, così come, ci si chiede anche quali siano i progetti concreti, sul piano istituzionale e burocratico, che si intende avviare. Le domande di certo non mancano. A venir meno, però, sempre più spesso, sono le risposte.
26/11/10
Sara Cavallaro