Attività intensa nel fine settimana dei carabinieri della compagnia di paternò che hanno messo a segno, sei arresti, per la commissione di diversi reati, in alcuni comuni sotto la loro giurisdizione. Si comincia con Biancavilla, dove dietro le sbarre sono finiti, tre pregiudicati, Placido Toscano e Francesco Stissi, sottoposti anche a sorveglianza speciale, e Salvatore Minissale, tutti accusati di rubare energia elettrica.
I carabinieri hanno accertato come nelle abitazioni dei tre arrestati era stato realizzato un allaccio abusivo tra il contatore e l’illuminazione pubblica. Altro arresto a Motta S.Anastasia, in questo caso, a finire in manette è stato Massimiliano Rete, di 18 anni, sottoposto agli arresti domiciliari, beccato mentre spacciava, marijuana dal balcone di casa. Ancora manette ai polsi a Nicolosi, dove, sempre nell’ambito di un’attività che ha portato alla scoperta di ben 60 grammi di cocaina tutta sequestrata, è stato arrestato un incensurato di 26 anni.
Da Nicolosi, per passare a Belpasso, dove le manette ai polsi sono scattate per due catanesi, sorpresi dopo aver rubato 300 chili di gelsi. Ed ancora sempre a Belpasso, manette ai polsi per Alfio Licciardello, di 46 anni, che ha evaso gli arresti domiciliari. L’uomo è stato fermato dai militari dell’Arma davanti casa, mentre parlava con un altro pregiudicato.
E poi, ultimo arresto a Santa Maria di Licodia dove i carabinieri hanno arrestato un 23enne rumeno, con l’accusa di furto aggravato. Il giovane, domenica sera, ha rubato da una pizzeria un mazzo di chiavi e un telefono cellulare del proprietario della pizzeria stessa. Durante la notte con le chiavi in pugno, il rumeno è entrato dentro la pizzeria, pensando di poter trovare qualcosa da rubare. Scattano le indagini dei carabinieri che risalendo alle ultime persone che domenica sera erano state in pizzeria, sono arrivati al rumeno. Nella sua abitazione i carabinieri hanno ritrovato il mazzo di chiavi ed il telefono cellulare, restituendo tutto al legittimo proprietario.