Il vaso è colmo, oltre ogni misura. Il grave, gravissimo, fatto di cronaca avvenuto questa mattina a Paternò, è il segno che alla violenza della criminalità comune non ci sono più limiti. La vittima, in questo caso, è una vigilessa del comando della polizia municipale cittadina, aggredita sotto casa da un uomo con l’unico obiettivo di portarle via la pistola d’ordinanza. Tutto è accaduto alle 7.30 circa. Il sottufficiale era appena uscita da casa, in un’arteria viaria del pieno centro cittadino e stava per salire in auto quando è stata aggredita alle spalle da un uomo, con il volto coperto da passamontagna ed armato di un coltello, con l’unico obiettivo di strapparle la pistola. La vigilessa si è difesa, ha reagito, ha tentato di rispondere, ma tutto è stato inutile, l’uomo, le ha strappato l’arma e poi è fuggito, facendo perdere le sue tracce per le viuzze della zona. Pochi, pochissimi gli elementi in possesso delle forze dell’ordine per riuscire a dare un volto ed un nome all’aggressore. Impossibile, però, che nessuno abbia visto o sentito nulla. Tante, le abitazioni al pian terreno, in una stradina, quella dov’è avvenuta l’aggressione, di pochi metri d’ampiezza. Non è possibile, dunque, che nessuno abbia sentito le urla del vigile urbano. E qui si chiede l’intervento della città. Se qualcuno ha visto, anche in forma anonima, deve denunciare l’accaduto. Sul fatto, intanto, hanno aperto un’indagine i carabinieri della compagnia di Paternò che tentano di dare un volto ed un nome. “Siamo amareggiati per quello che è successo – afferma l’assessore alla polizia municipale, Gianfranco Romano – , quando si toccano le istituzioni è un fatto davvero grave, esprimiamo solidarietà all’ispettrice aggredita, perché ha dimostrato attaccamento alla divisa ed al comune perché ha reagito.”

31/05/11

Mary Sottile