L’operazione domenica mattina, alle prime luci dell’alba. Siamo a Nicolosi, lungo la provinciale 92, in contrada Pizzuta. Qui un centinaio di persone si sono date appuntamento per assistere ad una corsa clandestina di cavalli. Giro d’affari stimato per quella gara 30 mila euro circa, frutto delle diverse scommesse già in atto all’arrivo delle forze dell’ordine.
Non facile per i militari dell’Arma della compagnia di Paternò e della stazione di Nicolosi, coordinare le indagini per far scattare, poi, l’attività. L’effetto sorpresa e la perfetta organizzazione sono stati determinanti per bloccare la corsa. I carabinieri sono piombati su protagonisti e spettatori dell’evento, proprio sul più bello, alla partenza della gara. Sono stati bloccati così tre cavalli da corsa, tutti purosangue, un baio irlandese, un baio inglese, ed un sauro irlandese, del valore complessivo 16 mila euro circa. Gli animali, posti sottosequestro, sono stati consegnati a personale veterinario che ha subito fatto scattare gli accertamenti per valutare, in maniera specifica, se i quadrupedi fossero stati dopati per la competizione. I militari, nel fuggi fuggi generale, subito scattato, sono riusciti a fermare 10 persone, 8 delle quali pregiudicate, proprietarie ed interessate a diverso titolo alla corsa, tutte deferite in stato di libertà per competizione ippica non autorizzata, maltrattamento di animali ed interruzione di pubblico servizio.
Ad identificare i proprietari dei cavalli, fermare una corsa clandestina di cavalli. Siamo lungo la provinciale 92, in territorio di Nicolosi. Strada stretta e piena di curva, che poco si addice ad una corsa clandestina, visto la pericolosità del percorso, ma forse per questo le persone sono accorse in massa. Erano oltre un centinaio, ieri mattina, alle 6 circa, quando ai cavalli, con calessino a seguito, era stato dato il via. Tutti in fermento, compresi diversi minorenni, ad assistere alla corsa, con la scommessa in pugno. Erano arrivati da Paternò, da Catania, da Acireale, e da altri comuni della fascia etnea. Per loro, però, la delusione in volto gli si è disegnata poco dopo, quando hanno visto i carabinieri. Una gara che doveva tenersi nel tratto compreso tra contrada Pizzuta e contrada Nocilla, poi, l’arrivo dei militari dell’Arma blocca tutto. I carabinieri per evitare fughe hanno bloccato le strade per il bivio S.Leo e per i Montirossi. Nonostante la presenza di “sentinelle” a bordo di due ruote, con il preciso compito di annunciare strani movimenti, i carabinieri sono stati più rapidi e più furbi. In pochi istanti, decine di macchine dei militari dell’Arma della compagnia di Paternò e del nucleo operativo e radiomobile di Paternò, oltre alle stazioni di Nicolosi e Belpasso, hanno circondato la zona (gli spettatori erano in un ampio spazio utilizzato come cava), fermando la corsa. Nel fuggi fuggi scattato in quei momenti, sono state almeno una cinquantina le persone portate in caserma ed identificate. Tra queste anche i proprietari dei cavalli (all’incirca 10). Sembra che si tratti di pregiudicati per i quali ora si configura il reato di corsa clandestina di cavalli e maltrattamenti di animali. In queste ore i carabinieri stanno accertando se i cavalli fossero stati dopati. Tutti i quadrupedi, dei purosangue, sono stati assegnati al servizio veterinaria, per gli accertamenti.
L’operazione trae origine dall’attività info investigativa dei militari dell’Arma in ordine alla organizzazione di scommesse clandestine riferibili ad una gara ippica.
I quadrupedi ed i mezzi utilizzati per il loro trasporto sono stati sottoposti a sequestro penale unitamente ai calessi.
I cavalli, dopo essere stati sottoposti a visita veterinaria, sono stati affidati ai rispettivi proprietari che li ricovereranno presso scuderie autorizzate.
Mary Sottile