Con pale, picconi e carriole, Salvatore Eselik, Agata Sinatra e Giuseppe Vaccaro stanno fornendo il proprio contributo agli isolani
Venticinque maggio, isola di Stromboli: l’improvvida idea di accendere un fuoco, nel corso delle riprese per la fiction Rai sulla Protezione Civile, che doveva essere funzionale alla narrazione, innesca un devastante incendio che ha avuto l’effetto di disboscare un intero fianco del vulcano. Alba del 12 agosto scorso: un nubifragio si abbatte sull’isola con la caduta di oltre 60 millimetri di pioggia in un’ora, più della metà di questi in soli 15 minuti. L’acqua, che non trova la vegetazione a proteggere l’abitato, diventa un fiume di fango che investe la cittadina, coprendo, distruggendo, rendendo impraticabili le strade, inabitabili le case, impossibile la vita nel pieno della stagione turistica.
Un fiume, questa volta di solidarietà, si muove immediatamente verso Stromboli: tanti volontari, di associazioni o a titolo personale, aiutano gli isolani a liberare le strade, le case, le piazze, i cortili dal fango che, indurito, diventa un problema. E ieri, da Paternò, sono partiti per dare una mano, 3 volontari dell’Apas (di cui 2 del gruppo giovani), operativa in città nella pubblica assistenza, che si aggiungono ai 20 già in campo con l’Anpas regionale Sicilia, ennesimo contingente chiamato dal Dipartimento regionale di Protezione civile.
Pale, picconi, carriole e armati di tanta buona volontà, Salvatore Eselik, Agata Sinatra e Giuseppe Vaccaro stanno fornendo il proprio contributo, mettendosi a disposizione degli stromboliani. Di grande rilievo il fatto che del gruppetto facciano parte 2 giovani, gli stessi che hanno partecipato, negli anni passati a Paternò, ai campi scuola e che, cresciuti e maturata la giusta esperienza, sono diventati veri soccorritori.
“Un plauso a loro da parte mia, ma credo dall’intera comunità paternese, perché Paternò non si tira indietro e vince la solidarietà”, dichiara il Presidente dell’Anpas di Paternò, Salvatore Pappalardo, commentando l’attività di Agata, Giuseppe e Salvatore.