Veduta della collina storica di Paternò
 

Come avevano annunciato dai microfoni del nostro telegiornale, Rifondazione Comunista va all’attacco dell’Amministrazione comunale di Paternò, pubblicando un manifesto apparso nel fine settimana sui muri della cittadina paternese. Nodo della questione restano i fatti legati all’operazione antimafia Padrini, ed in questo specifico caso, alle notizie di stampa nazionale, rivelatesi poi infondate, di una richiesta di scioglimento per mafia del comune. “Per l’ennesima volta siamo finiti alla ribalta delle cronache nazionali per sospetti di infiltrazione mafiosa nelle istituzioni – si legge nel manifesto -.
7 anni di amministrazione Failla hanno massacrato Paternò, riducendola ad una città dormitorio, povera, patria del clientelismo, senza prospettive di sviluppo.
È arrivato il momento di togliere il potere dalle mani di questa classe dirigente che l’ha utilizzata come un giocattolo, garantendo agi e privilegi agli “amici” e soffocando di fatto l’economia della gente comune. Quello che stiamo attraversando è una vera e propria EMERGENZA AMMINISTRATIVA – continua Rifondazione -, evidente nelle grandi questioni di questi mesi.” E poi un invito alla città: “ci appelliamo a tutte le cittadine e i cittadini – si legge ancora nel manifesto -. Alla parte sana di Paternò, che è la maggioranza, e che ha il dovere e il potere di impedire la morte economica, spirituale, culturale e sociale di questa città. Per questo invitiamo tutte e tutti ad opporsi civilmente.” Da qui l’invito dei promotori dell’iniziativa (Valerio Buemi, Angelo Mancuso, Valerio Marletta, Pierpaolo Montalto) a presentarsi giovedì prossimo 3 settembre, a partire dalle ore 18, in via Garibaldi 132, per firmare una petizione popolare e chiedere le dimissioni del Sindaco, Pippo Failla.
Il sindaco, dal canto suo si difende, evidenziando che le notizie apparse sui giornali sono solo un’invenzione giornalistica, visto che non c’è assolutamente nulla ed è pronto a presentare una lettera alla città dove spiegherà, come annuncia, ogni cosa. Qualcuno e, forse non a torto, vede dietro gli articoli di Repubblica e Panorama una macchinazione politica. Un attacco preconfezionato per colpire non solo Failla, ma anche il ministro alla Difesa Ignazio La Russa. Per scoprire cosa accadrà non resta che attendere.

MARY SOTTILE